OMAR FANCIULO
Parola al presidente!
Anche per Trieste Atletica, siamo giunti al termine di un anno spumeggiante e siamo pronti a viverne un altro. Chi, meglio del suo presidente, può fare il punto della situazione? Novità, indiscrezioni e tante sorprese raccontate da Omar Fanciullo!
Raccontaci, ci sono dei progetti particolari a cui la Trieste Atletica sta lavorando in vista di questo 2019?
Come progetti qualche novità ci sarà nel modo più assoluto. Principalmente, avremo un avvicinamento ad altre associazioni che si occupano di volontariato. In particolare, la partenza di un progetto in coordinazione con “Mondo 2000”, che gestisce tra l’altro il Collegio del Mondo Unito. Essi coordinano un progetto, “Open Doors”, al cui interno siamo anche noi e che si occuperà di promuovere il volontariato nelle scuole per i ragazzi tra i 16 e i 19 anni. Noi saremo parte attiva in questo e ci occuperemo proprio della promozione all’interno delle scuole dell’iniziativa. Per noi è essenziale, perché la società sia completa, che ci sia il fattore “inclusione” che già portiamo avanti lavorando con ragazzi con disabilità intellettiva e relazionale: fa parte della nostra missione.
In più, ci sarà una collaborazione già attivata con la Caritas con la quale accoglieremo dei ragazzi che faranno attività con noi in modo assolutamente gratuito. Ci piace l’idea di poter avvicinare tutti all’atletica leggera e, proprio per questo, il nostro motto è “l’atletica è per tutti”.
Abbiamo inoltre appena ultimato un progetto in carcere partito due anni fa su nostro impulso che prevedeva l’inserimento di alcuni insegnanti di educazione fisica proprio all’interno di esso. Il coni, già lo scorso anno, ha messo il cappello al progetto e, quest’anno, lo abbiamo continuato assieme ad altre federazioni come la FIGC, l’associazione scacchi e la Scuola ad Alta Specializzazione Sportiva del Coni.
Per quanto riguarda l’attività atletica in assoluto, vedremo ancora schierata la formazione dello scorso anno che ha vinto praticamente tutto. In aggiunta, alcuni atleti che studiano a Trieste, hanno deciso di vestire la maglia giallo-blu nel 2019.
Per quanto riguarda le manifestazioni che Trieste Atletica ha organizzato durante l’ultimo anno, mi tracceresti un bilancio?
Certamente è un bilancio estremamente positivo. C’è stato un netto miglioramento dal punto di vista della partecipazione e delle impressioni che il pubblico ha avuto riguardo la qualità dell’evento. Siamo migliorati qualitativamente in tutti gli eventi, dalla Mujalonga, alla recente Carsolina Cross. Non dobbiamo però dimenticare l’importante collaborazione con la corsa della bora che quest’anno ripeteremo. Inoltre, abbiamo collaborato lo scorso anno con Miramar e, nel 2019, oltre alle nostre, c’è in previsione la creazione di una manifestazione totalmente ex novo che, tuttavia, al momento è ancora in fase embrionale e che nascerà al fianco di altre due importanti realtà che al momento sono ancora top secret con le quali abbiamo già collaborato in passato.
Il 2 aprile poi, ci sarà una gara Fidal che abbiamo chiamato “Run in Blue”. Il 2 aprile, infatti, è la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo e abbiamo deciso per questo di organizzare una gara riservata alle categorie promozionali sotto l’egida della fidal, con l’inclusione totale dei ragazzi a disabilità intellettiva e relazionale. Tutto ciò, proprio per porre l’attenzione sull’autismo e su quello che è l’impatto socio-economico.
Mi hai parlato prima di alcuni innesti tra gli atleti…
Sì, avremo un martellista e un discobolo nuovi, che già sono vicini al mondo Trieste Atletica in quanto si allenavano già con noi. In più, abbiamo un completo recupero di Alessio Di Blasio, che, finalmente, è tornato in forma. Poi, abbiamo le solite certezze che sono: Max Mandusic nell’asta e tutto il settore mezzofondo con il quale cercheremo di tenerci ben stretta la coppa dei campionati italiani a squadre di cross. Quest’anno, puntiamo naturalmente alle le finali oro in tutte le categorie. Siamo ambiziosi ma consapevoli delle nostre potenzialità.
Roberto Furlanic, nell’intervista della scorsa settimana, mi ha confessato che la sua più grande paura sia quella che la società fatichi a stare dietro alla complessissima organizzazione che richiede il suo impegno in così tanti campi. La Trieste Atletica è sufficientemente solida da reggere queste fatiche?
Alla base, secondo me ci deve essere una forza di convinzione e una particolare passione in quello che si fa. Tutto deve partire da questo. Se non c’è convinzione in ognuna delle parti in causa, che siano tecnici, dirigenti o anche semplici appassionati, non si va da nessuna parte. Al momento, come presidente, mi rendo conto di come ci sia moltissima carne al fuoco, ma c’è anche molta passione da chi fa questa attività. Abbiamo acquisito personale attivo come Corrado Venturati, un ottimo collaboratore, che ci sta mettendo l’anima e che ormai è il mio braccio destro nella gestione degli eventi. Roberto Furlanic è invece fondamentalmente colui che si occupa del settore tecnico. Siamo un direttivo coeso, come raramente capita all’interno delle società sportive, e mi preme dire che, in quattro anni, non ho mai avuto alcuno screzio con gli altri membri del direttivo. Ciò significa che tutti quanti ci mettono il loro, la passione necessaria per andare avanti. Non nascondo tuttavia che i carichi di lavoro sono veramente imponenti e, nonostante sia volontariato, impieghiamo buona parte del nostro tempo in questo.
Ci tengo particolarmente a sottolineare, dal mio punto di vista, che, con il nostro lavoro, abbiamo dato un po’ una svolta all’atletica leggera che, fino a ieri, era appena uno sport di nicchia. Noi stiamo dimostrando che in realtà non ha niente da invidiare ad altri sport, sia nella qualità, che nella comunicazione della passione sportiva. Goccia dopo goccia il vaso si riempie e tutti riescono a vedere quello che stiamo facendo. È questo quello a cui noi puntiamo: spargere Trieste Atletica un po’ dappertutto in modo che si possa capire che, tramite lo sport, si possono fare tanti progetti che riguardano la società con la S maiuscola.
GRAZIE OMAR!!!!
Ti auguriamo il meglio!!!!