TRIESTE ATLETICA DODICESIMA ALLE FINALI NAZIONALI UNDER 23 MA….
Trasferta dal sapore agrodolce quella della Trieste Atletica a Bergamo, in occasione delle Finali Nazionali dei Campionati di Società su pista di categoria, per gli U23 del direttore tecnico Roberto Furlanic. Molte prestazioni, dalla marcia alla velocità, da punto esclamativo e qualcuna sottotono per lanciare la compagine gialloblù verso la finale Argento assoluta di Palermo della settimana prossima.
Il risultato che più ha lasciato l’amaro in bocca è il NM, ovvero 3 nulli, di Emanuele Pangher nel getto del peso, risultato che non ha consentito alla squadra di raggiungere il target number di risultati Juniores a referto per inserirsi a pieno titolo nella classifica e che l’ha relegata quindi al dodicesimo posto pur con un punteggio da settima posizione. Un vero peccato per il giovane lanciatore triestino che pure sabato aveva fatto vedere ottimi lanci nel disco portando il suo primato personale a 37,41m (7°) con l’attrezzo da 2 kg.
Tutt’altra musica si è registrata in pista con lo specialista del tacco-punta Emiliano Brigante, reduce dai mondiali under20 di Nairobi, che si è imposto sui 5000m marcia con il primato personale di 20’41”40, rischiando di essere ripreso solo negli ultimi metri da un arrembante Scoli (Atletica Livorno) che, pur di provare a riprendere il marciatore ronchese, ha rischiato la squalifica scomponendosi nel movimento. Vittoria anche per Samuele della Pietra che si è confermato in stato di grazia nei 5000m chiudendo la sua fatica dopo 14’29”62, nuovo primato di una ventina di secondi.
Impresa notevole per l’azzurrino Paolo Messina sui 200 metri che è stato chiamato a sostituire Sancin, acciaccato dopo i suoi 100 metri chiusi con un 11”80 e un undicesimo posto che non gli appartengono. Facendo valere il suo titolo Juniores indoor, Messina ha tirato fuori dal cappello un terzo posto in 21”89 dopo aver già corso poco più di mezz’ora prima un faticoso 400 ostacoli chiuso in 55”36, all’esordio sulla distanza (6°).
Soddisfazione e personal best, sugli 800m, sotto gli occhi del suo allenatore Furlanic per Fabio Vicig che ha tagliato il traguardo in ottava posizione in 1’55”61, ma si è trovato invece penalizzato nei 1500m (settimo all’arrivo in 4’02”57) dove la gara tattica gli ha imposto di mettersi davanti “a prendere il vento in faccia” per oltre metà prova prima di essere sopravanzato dagli avversari.Mezzofondo amaro anche per Davide Giacomini, specialista dei 1500m chiamato ad aiutare la società nei 3000 siepi chiusi alla fine nono in 10’23”66.
Sottotono pure due che di solito non sbagliano mai l’appuntamento importante come Brunetti e Moghnie. Il primo, reduce da una settimana di febbre anche alta, ha corso forte i primi 90 metri dei “suoi” 110 hs prima di cedere fisicamente e chiudere al passo fino al traguardo (9° in 16”26). Brunetti sorprende invece nel salto in lungo che non praticava dal 2016 piazzando una zampata da 6,76 che gli ha regalato il sesto posto alla fine dei 6 turni di salto. Il secondo non è riuscito a ripetere l’ottima prestazione fatta vedere sulla veloce pista di Grosseto ai Campionati Italiani Juniores, quando era arrivato a migliorarsi fino a 48”53, fermandosi a 49”89 nei 400m (8°).
Ha festeggiato il diciottesimo compleanno con il nuovo PB Ivan Alexander Urlini nel martello lanciando a 42,99m e chiudendo sul podio, terzo. Ha tirato lontano anche Giulio Theo Bonanno nel giavellotto, 51,92m per l’atleta di Fabio Mandarà, avvicinando il personale e piazzandosi settimo.
Non c’è la gamba dei giorni migliori nemmeno per Francesco Ruzza che nell’alto si è fermato a 2,02m (4°) e nel salto triplo piazza un discreto 13,93 Nota dolente del weekend sono le staffette, solitamente molto prolifiche per la società gialloblù. La 4×400, costretta a sostituire Messina nel gioco ad incastro delle specialità, ha dovuto schierare uno stremato Della Pietra, che aveva appena vinto i 5000m. Il quartetto composto dal carnico, Moghnie, Vicig e Sornig non è riuscito ad andare oltre il 10° posto in 3’35”21. Discorso ancora diverso per la 4×100 che sfrutta al meglio la buona partenza di Brunetti e l’ottima seconda frazione di Messina, ma perde il testimone nel cambio tra Moghnie e Ruzza vanificando le velleità d medaglia.
Nonostante il rammarico per un piazzamento societario che non rispetta le aspettative, l’esperienza maturata in questo weekend resta più importante di qualsiasi risultato individuale e non resta che metterla a frutto a partire già dalla prossima settimana ai societari assoluti di Palermo dove si uniranno gli atleti più esperti ai giovani,visti in azione in Lombardia, per formare una compagine targata Trieste Atletica pronta a lottare per le posizioni di vertice.