AD HALLE (GERMANIA), CON LA CASACCA DELLA NAZIONALE L’ ASTISTA TRIESTINO CONCLUDE UNA STAGIONE INDOOR DA PROTAGONISTA CHE LO RIPONE TRA I MIGLIORI PROSPETTI FUTURI DEL SALTO CON L’ASTA ITALIANO

Max Mandusic, classe 1998, dimostra un talento cristallino nel valicare l’ asticella del salto con l’ asta fin dalle categorie giovanili dove vince titoli italiani tra le categorie cadetti e allievi, supera misure irraggiungibili per molti alla sua età, si fa notare in giro per l’ Italia suscitando interesse tra i tecnici e gli addetti ai lavori. La logica conseguenza di questo percorso in crescendo è vestire la casacca sognata da ogni bambino che inizia a praticare l’ atletica; la maglia azzurra. Max nel febbraio 2015 prima si impadronisce del record italiano allievi che apparteneva a Claudio Stecchi saltando 4.90 metri poi partecipa ad un triangolare indoor in sala difendendo i colori azzurri. Ma l’ appuntamento clou della stagione del triestino saranno senza alcun dubbio i Mondiali Allievi di Cali ( Colombia ) dello stesso anno dove il ragazzo affronta il gotha giovanile della sua specialità. La stagione volge al termine e Max si appresta a passare nella categoria superiore, quella juniores, pronto a stupire ancora ed a regalarsi nuovi traguardi ambiziosi. La stagione indoor inizia positivamente con Mandusic che per la prima volta in carriera puo’ ammirare sulla schermata dei risultati il numero 5 accanto al suo nome, ha superato il muro dei 5 metri!! Però poi sul più bello succede qualche imprevisto, prevedibile per un ragazzo di diciotto anni. Quando da giovane nel mondo dello sport bruci le tappe, la situazione non è sempre facilmente gestibile: troppe pressioni, le prime piccole delusioni che ti affondano oltremodo , interrogativi e dubbi di ogni genera che ti invadono la testa , la fiamma della passione del tuo sport che inizia ad affievolirsi perchè non lo vivi più con la spensieratezza di qualche anno prima e cosi inizi a sognare ed immaginare altre strade nel tuo futuro. Tutto cio è capitato e capita a tutti i giovani talenti sportivi e forse è capitato anche al nostro protagonista della vicenda che ha bisogno di fermarsi, di frenare un auto che andava troppo veloce e rischiava di fuggire di mano al pilota. Max non ha più la fame di affrontare e sbranare in pedana gli avversari, di vivere le emozioni e l’adrenalina che solo i duelli centimetro dopo centimetro possono regalarti poi ci si mettono pure gli imprevisti logistici quando l’ allenatore di una vita è costretto a cambiare città causa lavoro; Max non gareggia più ma prosegue comunque ad allenarsi da solo per tenersi in forma e per ritrovare probabilmente la gioia che solo impugnare l’asta per poi correre verso un muro da saltare gli regala.

Cosi all’ inizio di questa stagione, Max si affida alle cure del duo tecnico dei fratelli Loganes e scopre che i direttori tecnici delle nazionali giovanili non si sono per nulla dimenticati di lui e anzi lo inseriscono in una lista di atleti da monitorare particolarmente; Max torna a gareggiare. Le prime tre uscite non sono esaltanti; tre nulli all’esordio, poi un 4.70m e infine un 4.75m che gli permettono di ripartire ma forse di non sognare ancora allori nazionali o primati. Forse, appunto: come tutte le favole che si rispettino, si scopre un lieto fine all’ inizio impensabile e insperato. Ai Campionati Italiani Indoor Juniores di Ancona,Max salta 5.15, stabilendo abbondantemente il suo nuovo primato personale( il precedente primato era di 5.00m , laureandosi campione italiano di categoria. Lo stesso Max ha ammesso come il risultato colto in terra marchigiana è stato a dir poco sorprendente e una misura di questo genere dopo la preparazione invernale sembrava ancora lontana e difficilmente pronosticabile. Due settimane dopo ai Campionati Indoor Assoluti l’ astista triestino non si presenta in pedana causa influenza ma il ritorno, atteso in pedana dopo l’ exploit del 4 febbraio, è rimandato solo di qualche giorno. Infatti Mandusic 2 anni dopo averci partecipato da allievo, viene convocato nuovamente per partecipare al triangolare indoor dedicato agli atleti under 20 che ogni anno vede affrontarsi le rappresentative di Italia, Francia, Germania. Max , orgoglioso di tornare a vestire la maglia azzurra, si presenta ad Halle ( Germania ) con l’ obiettivo di confermarsi almeno capace di saltare i 5 metri. In gara gli avversari sono solo quattro ma agguerritissimi; il compagno di squadra e talentuoso Ivan De Angelis ( personale di 4.80 ma classe 2001), il francese Jeremy Hubert che vanta un personale di 5.06m saltato il 4 febbraio, e il duo tedesco formato da Philip Kass ( personale di 5.20 m) e il fenomenale Lita Baehre issatosi una settimana prima alla misura di 5.50m. I presupposti per una gara di alto livello ci sono tutti. Il portacolori della Trieste Atletica durante i primi salti non prova grandi sensazioni soprattutto durante la fase fondamentale di rincorsa dove le gambe sono scariche forse anche a causa del viaggio notturno compiuto dagli atleti per raggiungere la località di gara. Ma salto dopo salto Mandusic si sente meglio e sempre più a suo agio sulla pedana tedesca, nel frattempo Hubert e Kass escono dalla competizione con tre errori a 5.00m mentre De Angelis era stato eliminato prematuramente alla misura d’ entrata di 4.50 m, dopo aver valicato alla prima prova i 4.95 m si appresta ad affrontare la misura di 5.05. Dopo un primo errore, l’ astista italiano supera abbondantemente la misura affrontata e a detta dei presenti con un salto abbondantemente superiore di almeno una quindicina di centimetri rispetto la misura richiesta. Mandusic rimane in gara assieme al tedesco Lita Baehre che entrato con il brivido a 5.10m , superati alla terza prova, si appresta ad affrontare insieme al triestino l’ asticella posizionata a 5.20m. Mentre al tedesco che vincerà la gara riesce un salto pulito e vincente alla seconda prova, Max prova tre volte la misura ma questa volta il personale non viene abbattutto. Poco male, il ragazzo italiano, raggiunto telefonicamente, è soddisfatto della propria prova, aggiunge che il secondo salto a 5.20m è fallito di pochissimo e quindi la misura è sicuramente nelle corde dell’ atleta che conclusa la stagione invernale ora si ritufferà negli allenamenti per preparare la stagione all’ aperto. Tutti gli appassionati di atletica triestina lo sosterranno durante un’annata in cui speriamo di vederlo protagonista ai Mondiali Juniores di Grosseto che si svolgeranno dal 20 al 23 luglio.

Emanuele Deste- addetto stampa Trieste Atletica