Ai Campionati Italiani Paralimpici FISPES il lanciatore triestino, categoria F13, ha vinto nel giavellotto siglando il nuovo record
italiano e nel disco, confermandosi una realtà assoluta

Chi lo ferma? Ormai Emanuele Pangher, lanciatore paralimpico tesserato per l’Asd Trieste Atletica Aps (FIDAL) del presidente Pompeo Tria e per l’ASPET Siracusa (FISPES), ci ha preso l’abitudine a dominare nelle rassegne tricolori. Sabato 29 giugno l’allievo di Fabio Mandarà ha vissuto una giornata da fenomeno, vincendo, ai Campionati Italiani Paralimpici FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), ben due medaglie d’oro.

A Brescia il ventiduenne triestino, che gareggia nella categoria F13 (ipovedenti), al mattino ha fornito una solidissima prestazione nel lancio del giavellotto, conquistando il gradino più alto del podio e scagliando, all’ultimo tentativo disponibile, l’attrezzo a 39.75m, realizzando il nuovo record italiano. Per nulla sazio, nel pomeriggio, il portacolori gialloblù ha concesso il bis dominando anche nel lancio del disco, con la misura di 37.10 (una misura di routine per un atleta capace in questo 2024 di lanciare a 41.07m).

“Mi sono ancora una volta confermato – spiega Emanuele Pangher – a livello nazionale, scalando però nel giavellotto, con la misura di 39.75m, anche il ranking europeo e avvicinandomi alla vetta. Alla vigilia di questo appuntamento mi sentivo molto bene e ho cercato di dare il meglio nel doppio impegno ravvicinato, non facile da gestire. Nel pomeriggio ho cercato di utilizzare le ultime energie disponibile e ho portato a casa un nuovo successo. Per i prossimi mesi l’obiettivo è confermarsi, costantemente, su queste misure per alzare l’asticella nel 2025 e sognare i grandi appuntamenti con la maglia azzurra. C’è tanta soddisfazione e tanto orgoglio nelle parole del tecnico Fabio Mandarà:”Il bilancio è positivissimo, soprattutto per la prestazione fornita nel giavellotto, in cui abbiamo avvicinato la top ten del ranking mondiale e dove i problemi alla spalla, affrontati da Emanuele all’inizio di quest’anno, sembrano ormai superati. Avanti così con grinta e piedi per terra”.