I CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI SU PISTA DI ROVERETO
NON HANNO REGALATO TROPPI SORRISI AI GIALLOBLU:
IL MIGLIORE RISULTATO E’ STATO IL QUARTO POSTO DI SIMONE BIASUTTI NEL SALTO TRIPLO

 

Ai Campionati Italiani Assoluti su pista di Rovereto Simone Biasutti ha sfiorato il podio nel salto triplo, chiudendo in quarta piazza. Il saltatore della Trieste Atletica ha dimostrato ancora una volta di valere misure importanti e in questa occasione anche di sapersi mantenere con costanza al suo livello. Proprio la continuità è stata il tratto distintivo della gara di Biasutti che ha aperto con un balzo a 15,95m, per poi continuare saltando 16,05m, 16,04m, 16,10m e 16.17m prima di chiudere la sua gara con una x (nullo) sul tabellino. Come già era successo ai Campionati di categoria non è però arrivata la misura da punto esclamativo che ormai è nell’aria da diversi mesi. Quale occasione migliore per migliorarsi se non i prossimi Campionati Europei U23 che si terranno in Estonia dall’8 all’11 luglio?

Giornata no invece per Max Mandusic, astista triestino della Trieste Atletica che gareggia con la maglia delle Fiamme Gialle e campione italiano in carica. Max ha dimostrato di non aver ancora recuperato il livello pre-infortunio fermandosi a 5,05m, realizzato all’unico tentativo che si era lasciato dopo due errori alla quota di 4,90m e chiudendo 5°.

Non trova la quadra nemmeno Michele Brunetti nei 110 ostacoli, anche lui al rientro dopo un lieve fastidio al tallone rimediato ai Campionati Italiani Promesse di Grosseto. Il suo 16° posto con il crono di 15”14 non rispecchia certo una stagione che era per lui andata piuttosto bene fino a qualche settimana fa. Lo stesso Brunetti, assieme a Iurig, Moghnie e Messina ha corso la 4×100 che ha chiuso con un eccellente 41”43, nuovo record societario. Nella classifica finale è arrivato il decimo posto per i velocisti gialloblù nonostante avessero impressionato nella loro serie, chiusa al secondo posto, soprattutto grazie a un Messina in stato di grazia che ha rimontato diversi metri ai più diretti avversari. Proprio Messina non ha replicato però la grande prestazione nei “suoi” 200 nei quali rappresenterà l’Italia ai Campionati Europei U20 di Tallinn, complice un muro di vento contro a -2.2. Il 22”07 realizzato senza nemmeno portare avanti la sua azione fino al traguardo gli è valso il 21° posto. Controprestazione anche per Francesco Ruzza rispetto alla rassegna tricolore di categoria che nel salto in alto ha sbagliato i tre tentativi alla misura d’ingresso di 2,04m.

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