CRONACA DELLA SECONDA GIORNATA DEI

CAMPIONATI ITALIANI JUNIORES E PROMESSE A GROSSETO:

OLTRE A BRIGANTE E BIASUTTI,

SI SONO ESALTATI FRANCESCO RUZZA E LEONARDO MOGHNIE

 

Ieri la Trieste Atletica, ai Campionati Italiani su Pista Juniores e Promesse, non ha fermato la sua corsa vincente, ottenendo dopo le medaglie di Brigante e Biasutti altre due prestazioni da copertina. Ha regalato emozioni il salto in alto Promesse a Francesco Ruzza. Il saltatore veneto si è colorato d’argento con un 2,06m saltato al primo tentativo con il brivido in una gara dove solo Lando (Atletica Vicentina) è riuscito a fare meglio dell’altista classe 2000 che vanta un personale di 2,10m. Sentimenti contrastanti a fine gara: “Non posso non esser contento del piazzamento, però c’è del rammarico per la prestazione che è inferiore alla mie aspettative. Sono diversi anni che viaggio attorno a queste misure e speravo fosse giunto il momento di aggiungere qualche centimetro”.

È un Leonardo Moghnie in stato di grazia quello che si è presentato al via della finale dei 400 metri Juniores. Già averla raggiunta con tanto di primato personale poteva voler dire obiettivo raggiunto per il velocista triestino, ma Moghnie non ha voluto recitare il ruolo di comparsa. Ha tirato fuori gli artigli e ha voluto lottare fino alla fine per guadagnarsi un piazzamento fermando il cronometro a 48”53, risultato che va a togliere altri 7 decimi al crono delle batterie. Al traguardo Moghnie ha concluso al 7° posto a un secondo dalla piazza d’onore e con grandissimi stimoli per le prossime stagioni.

Ha retto solo metà gara invece Samuele Della Pietra nei 5000 Juniores. Per i primi giri il carnico riesce a tenere il passo del gruppetto dei migliori, ma al cambio di ritmo cede visibilmente giungendo comunque in una onorevole piazza (la nona), ma con un tempo di 15’07”27 che non può soddisfarlo. Non ha avuto fortuna nemmeno l’ostacolista Michele Brunetti che, in una giornata nera, ha incocciato nel primo ostacolo, non arrivando nemmeno al traguardo e vedendo sfumare così il sogno di un posto in finale. Non esaltante nemmeno il piazzamento del pesista Junior Emanuele Pangher che, nonostante una buona serie da 3 lanci oltre i 10 metri (il migliore da 11,45m), complice il rientro da una lunga positività al Covid, finisce 27°.

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