IL MEZZOFONDISTA CERVIGNANESE DELLA TRIESTE ATLETICA

JACOPO DE MARCHI E’ DIVENTATO UFFICIALMENTE UN PROFESSIONISTA, ENTRANDO TRA LE FILE DEL CENTRO SPORTIVO DELL’ESERCITO DOVE RITROVERA’ ANCHE NEKA CRIPPA, COMPAGNO DI SQUADRA NELLA SOCIETA’ GIALLOBLU

 

Dopo aver condiviso a Trieste mesi di allenamenti e di fatiche spalla a spalla con la maglia della Trieste Atletica, il cervignanese Jacopo De Marchi e Neka Crippa si ritroveranno da quest’oggi a difendere tutti e due i colori del Centro Sportivo dell’Esercito. Infatti ieri, mercoledì 9 giugno, il ventitreenne De Marchi è diventato ufficialmente un atleta professionista e correrà con la maglia bianco azzurra assieme all’amico rivale Neka, che questo salto nel professionismo l’ha fatto ad inizio anno. Si è così concretizzato un doppio obiettivo inseguito dai due atleti, dalla Trieste Atletica e in particolare dall’allenatore Roberto Furlanic che ha curato la crescita di Jacopo e Neka, accompagnandoli nei loro successi, gioie nazionali ed internazionali. Per De Marchi, settimo agli Europei di corsa campestre nel 2019, questa nuova avventura potrebbe rivelarsi fondamentale per mettersi definitivamente alle spalle due anni dove ha fatto fatica a trovare continuità a causa di una serie di infortuni: “Da quando ho iniziato a correre, entrare in un Gruppo Sportivo era uno degli obiettivi che mi ero prefissato. Ringrazio l’Esercito per aver creduto in me e questa soddisfazione sarà solo una prima spinta per tornare a correre forte, a partire dai prossimi mesi. Prima, assieme al gruppo di allenamento di Modena e ai compagni dell’Esercito svolgerò a luglio due settimane di allenamento a Brunico e ad agosto saliremo in altura a Livigno per tre settimane”, le parole di De Marchi che dovrà faticare per riuscire a tenere i ritmi di Neka Crippa, reduce da un gran risultato, ottenuto lo scorso 5 giugno in occasione della Coppa Europa sui 10000m su pista. A Birmingham (Gran Bretagna) l’atleta, di stanza a Modena, ha colto la nona piazza con il nuovo primato personale di 27’51”93, risultando il miglior azzurro al traguardo capace di guidare la propria squadra al quarto posto nella graduatoria per team.

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